TEORIA E STORIA DEL RESTAURO

Anno accademico 2025/2026 - 3° anno
Docente: Deborah SANZARO
Crediti: 6
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 102 di studio individuale, 35 di lezione frontale, 13 di esercitazione
Semestre:

Risultati di apprendimento attesi

L’insegnamento di Teoria e Storia del Restauro ha lo scopo di introdurre i temi del Restauro e fornire le basi culturali per la formazione di uno spirito critico che possa servire da guida nel proseguimento del percorso didattico e nella futura attività professionale nell’ambito dell’intervento sul costruito storico.

Obiettivo principale del corso è fornire una conoscenza delle teorie e delle prassi di intervento sull’esistente, analizzate attraverso la prospettiva storica. Il corso offre quindi una sintesi della definizione e dell’evoluzione culturale e metodologica della disciplina, illustrando le principali tendenze del restauro architettonico, con particolare attenzione agli sviluppi nell’Ottocento e al Novecento, fino all’attualità. Particolare rilievo è attribuito alle modalità con cui ogni presente storico si è rapportato con il proprio passato, mettendo in luce i nessi tra le trasformazioni culturali, la storia dell’architettura, le tecniche costruttive, il cantiere di restauro e le metodologie operative fino a giungere a comprendere gli orientamenti contemporanei e le motivazioni attuali della conservazione del patrimonio storico.

Il corso è propedeutico all'insegnamento del Laboratorio di Restauro del quarto anno. Esso mira a sviluppare una coscienza critica che consenta di comprendere e rispettare le testimonianze del passato e affrontare il progetto di restauro in modo culturalmente e tecnicamente consapevole.

 

In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 – in particolare l’Obiettivo 11 “Città e comunità sostenibili” e l’Obiettivo 4 “Istruzione di qualità” – il corso promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale come risorsa strategica per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle comunità. L’insegnamento incoraggia una visione del restauro come pratica responsabile e sostenibile, orientata alla trasmissione consapevole dei valori culturali alle generazioni future.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

L’insegnamento prevede lo svolgimento di lezioni frontali, accompagnate da successivo dibattito in aula sui temi teorici emersi e sui casi di studio trattati.

Prerequisiti richiesti

Non sono previste propedeuticità da regolamento didattico.

Si ritiene comunque importante la conoscenza dei fondamenti di storia dell’architettura, delle tecnologie storiche, del comportamento statico degli edifici.

Frequenza lezioni

La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, ma è vivamente consigliata.

La partecipazione attiva alle lezioni favorisce l'acquisizione delle specifiche competenze disciplinari e la capacità di integrazione delle conoscenze relative a tematiche nuove, come quella del restauro, anche grazie alla possibilità di discussione critica in aula degli argomenti trattati.

Contenuti del corso

1. Il concetto del restauro

  • L’evoluzione del concetto di monumento.
  • L’architettura sulle preesistenze e il restauro.

2. Il restauro prima del restauro

  • Atteggiamenti e modalità di intervento sulle preesistenze in età antica e moderna.
  • L’intervento sulle preesistenze: la “maniera del tempo”, l’orientamento “retrospettivo”. 

3. Il secondo Settecento ed il Neoclassicismo

  • Illuminismo, neoclassicismo e archeologia.
  • Restauri in pittura e scultura: la nascita della figura del restauratore.
  • I primi restauri archeologici: il Colosseo, l’Arco di Tito.

4. Il restauro modernamente inteso

  • La Francia rivoluzionaria fra vandalismo e demolizioni.
  • L’elaborazione della teoria del restauro stilistico.
  • E.E. Viollet-le-Duc: la formazione, gli interventi, la produzione teorica.

5. Le posizioni conservative e le peculiarità del mondo inglese

  • Restauro e revival in Inghilterra.
  • J. Ruskin, W. Morris e l’Anti-restoration movement.

6. Il restauro stilistico in Italia e la sua “variante oggettiva” nel restauro storico

  • La riscoperta del Medioevo e i completamenti in stile.

7. Le elaborazioni della scuola italiana. La “teoria intermedia”

  • C. Boito: l’azione normativa e la ricerca dello stile nazionale.
  • G. Giovannoni e l’apertura alla dimensione urbana.
  • La codificazione del restauro scientifico nelle Carte del restauro.

8. La cultura mittel-europea della conservazione

  • Il culto moderno dei monumenti. A. Riegl e la teoria dei valori.

9. Il dopoguerra ed il secondo Novecento

  • Il periodo post-bellico e i problemi della ricostruzione.
  • Le critiche al filologismo e gli sviluppi del restauro critico.
  • La teoria di C. Brandi: principi, articolazione ed esiti applicativi nell’attività dell’Istituto centrale del restauro.

10. Le articolazioni del dibattito contemporaneo 

  • Le tendenze nella riflessione teorica e nel dibattito attuali.
  • L’operatività nel restauro e la prassi contemporanea in alcuni esempi significativi.

Testi di riferimento

Bibliografia essenziale:

  1. CARBONARA, Giovanni, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Napoli, Liguori, 1997, pp. 49-390    o in alternativa
  2. SETTE, Maria Piera, Il restauro in architettura, Torino, Utet, 2001

Approfondimenti eventuali:

  1. GALLI, Letizia, Restauro architettonico. Letture dai maestri. Antologia critica, Milano, Hoepli, 2016.
  2. CASIELLO, Stella (a cura di), La cultura del restauro. Teorie e fondatori, Padova, Marsilio, 2005 (terza edizione ampliata).
  3. CASIELLO, Stella (a cura di), Verso una storia del restauro. Dall’età classica al primo Ottocento, Firenze, Alinea, 2008.
  4. DI BIASE, Carolina, Il restauro e i monumenti. Materiali per la storia del restauro, Milano, Maggioli, 2010.

Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Il concetto del restauro1
2Il restauro prima del restauro. Atteggiamenti e modalità di intervento sulle preesistenze in età antica e moderna2
3Il secondo Settecento ed il Neoclassicismo1 o 2
4Il restauro modernamente inteso. Dalla codificazione della disciplina alla diffusione europea1 o 2
5Le posizioni conservative e le peculiarità del mondo inglese1 o 2
6Il restauro stilistico in Italia e la sua “variante oggettiva” nel restauro storico1 o 2
7Le elaborazioni della scuola italiana. La “teoria intermedia” e le posizioni del filologismo1 o 2
8La cultura mittel-europea della conservazione1 o 2
9Il dopoguerra ed il secondo Novecento. La crisi del filologismo ed il restauro critico1 o 2
10Le articolazioni del dibattito contemporaneo2

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame consiste in un colloquio volto ad accertare la conoscenza degli argomenti trattati, le competenze terminologiche e disciplinari acquisite e la capacità di rielaborazione critica dei temi oggetto del corso. Per la valutazione della prova d’esame il docente terrà conto dei seguenti elementi: la pertinenza delle risposte, la capacità di collegamento con altri temi affrontati durante il corso, la capacità di riportare esempi, la proprietà̀ di linguaggio.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

  1. Il concetto di restauro: finalità e strumenti.
  2. I criteri della compatibilità, reversibilità e minimo intervento.
  3. I concetti di restauro, conservazione, recupero e riuso: differenze e analogie.
  4. Il Rinascimento e la relazione con le preesistenze.
  5. La maniera del tempo e l’intervento di completamento o riforma degli edifici esistenti: definizione ed esempi
  6. L’orientamento retrospettivo: definizione ed esempi.
  7. Il tema della concinnitas in Alberti.
  8. L’interesse per l’antico nel Settecento: dalle scoperte archeologiche alla teorizzazione di Winckelmann.
  9. La nascita dell’archeologia e della moderna storia dell’arte.
  10. I concetti di sublime e pittoresco.
  11. Le prime idee ed applicazioni di restauro pittorico e scultoreo: da Edwards a Cavaceppi.
  12. Restauri archeologici a Roma nei primi decenni dell’Ottocento.
  13. Quatremère de Quincy e la sua definizione di restauro.
  14. Victor Hugo e il vandalismo rivoluzionario.
  15. La tutela dei monumenti in Francia durante la Monarchia di luglio.
  16. I principi del restauro stilistico.
  17. Vitet, Merimée e la Commissione dei monumenti storici.
  18. Viollet-le-Duc e la voce Restauration del Dictionnaire.
  19. I restauri di Viollet-le-Duc: la Madeleine di Vézelay, Notre-Dame, Pierrefonds, Carcassonne…
  20. Tempo e memoria nel pensiero di Ruskin.
  21. Fondamenti etici ed estetici della riscoperta medievale in Pugin e Ruskin.
  22. Survival e revival del Medioevo in Inghilterra: Walpole e Wyatt.
  23. Morris e l’Anti-restoration Movement.
  24. Monumenti, filologia e restauro in Boito.
  25. Boito progettista e restauratore.
  26. La circolare Fiorelli del 1882 e il Voto del Congresso del 1883.
  27. Il restauro storico e l’opera di Beltrami.
  28. La diffusione del restauro stilistico in Italia.
  29. La ricostruzione del campanile di S. Marco a Venezia.
  30. La teoria dei valori di Riegl.
  31. Il concetto di Kunstwollen.
  32. La dimensione urbana del patrimonio storico: elaborazioni europee.
  33. L’eredità di Boito nel pensiero di Giovannoni.
  34. La conferenza internazionale di Atene del 1931 e la Carta italiana del restauro.
  35. La teoria del diradamento e le sue applicazioni.
  36. Danni bellici e problemi della ricostruzione.
  37. Il dibattito antico-nuovo per la ricostruzione delle città distrutte.
  38. Critica e creatività nel pensiero di Pane e Bonelli.
  39. La Carta di Venezia e i documenti internazionali nel secondo Novecento.
  40. La teoria di Brandi.
  41. Il concetto di patina.
  42. La reintegrazione delle lacune.
  43. La triplice polarità del dibattito attuale.
  44. Restauro e progetto: esempi e posizioni a confronto.
  45. La questione dell'autenticità e le sfide attuali.
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